Si cammina in salita per le vie e i vicoli del centro storico di Arezzo, tra palazzi storici e negozi alla moda, botteghe artigiane e trattorie tipiche.
Posta sul colle San Donato a quasi trecento metri s.l.m., Arezzo è una città d’arte (Giorgio Vasari e Piero della Francesca i nomi più illustri) con una storia molto antica alle spalle testimoniata da importanti siti architettonici, che oggi rappresentano le maggiori attrazioni turistiche.
PIAZZA GRANDE
Detta anche Piazza Vasari, è l’emblema di Arezzo, il luogo principale, il più fotografato.
Anche se non è affatto facile catturarla con un’immagine panoramica ben fatta, dato che, come detto sopra, è una piazza “in salita”, con un dislivello di ben dieci metri tra il punto più alto e quello più basso.
Sulla sua insolita superficie trapezoidale si alternano costruzioni di epoche molto diverse per cui, roteando su se stessi al centro della piazza, in pochi secondi si fa un viaggio di stili architettonici lungo più di 500 anni.
In questa foto, partendo da sinistra, s’incontra l’abside (la parte semicircolare) della Pieve di Santa Maria (XII secolo), la cui facciata si trova invece nel retrostante Corso Italia.
Proseguendo vi è poi il Palazzo del Tribunale (XVII-XVIII secolo) e, a lato, il Palazzo della Fraternita dei Laici (XIV secolo), con l’orologio astronomico ancora funzionante.
Sul margine destro della foto si può vedere la sagoma del Palazzo delle Logge (progettato dal Vasari nel 1573), che incornicia il lato alto della piazza con il suo ampio porticato.
Quest’altra foto illustra invece gli altri due lati della piazza, dove sorgono costruzioni di carattere medievale con ballatoi di legno e torri merlate.
Partendo da sinistra, svetta la torre di Palazzo Lappoli (XIII secolo) mentre, sull’altro lato, fa da contraltare il Palazzo Cofani-Brizzolari con l’adiacente Torre Faggiolana (XIII secolo).
L’accostamento dei diversi stili propri di ogni epoca conferisce un aspetto suggestivo e scenografico alla piazza che, nel film “La vita è bella” di Roberto Benigni, fa da sfondo (insieme ad altri luoghi della città) alle vicende del protagonista Guido.
CATTEDRALE DEI SANTI PIETRO E DONATO (Il Duomo)
Ci si arriva proseguendo lungo Corso Italia, verso la sommità del colle dove sorge la città.
Edificata a partire dal 1278, al suo interno è divisa in tre ampie navate, illuminate dalla luce che filtra dalle splendide vetrate colorate di Guillaume de Marcillat.
Tra le tante opere d’arte che si possono ammirare durante la visita, spicca la Maddalena di Piero della Francesca, affresco del XV secolo.
Di fronte alla Cattedrale, in Piazza della Libertà, troviamo il Palazzo Comunale con l’adiacente Torre dell’Orologio, ricostruita dopo un crollo nel 1650.
FORTEZZA MEDICEA
Sempre sul colle San Donato si trovano altri due punti di interesse: la Fortezza Medicea e la Chiesa di San Domenico.
Arezzo conserva ancora buona parte delle antiche mura medievali e, al loro interno, questa imponente Fortezza si pone come esempio di architettura militare difensiva del XVI secolo.
Ha una particolare pianta a forma pentagonale e, grazie alla sua posizione strategica, regala una vista panoramica sulla città e sulle valli che circondano Arezzo.
È stata oggetto di un recente restauro e ospita periodicamente mostre d’arte.
CHIESA DI SAN DOMENICO
Costruita nel XIII secolo, questa chiesa ha una struttura essenziale a navata unica, illuminata da numerose finestre e decorata da affreschi purtroppo in gran parte deteriorati.
Ma il motivo che vale la visita è il grande Crocifisso ligneo (alto più di tre metri) dipinto da Cimabue alla fine del XIII secolo, considerato un capolavoro artistico del Duecento e una delle opere più importanti custodite ad Arezzo.
CASA VASARI
Poco distante da San Domenico troviamo un’altra meraviglia di Arezzo: Casa Vasari.
Si tratta della dimora di Giorgio Vasari, pittore, architetto e storico dell’arte, che l’acquistò nel 1540 e ne curò personalmente la decorazione e l’arredo.
Il Piano Nobile (l’unico aperto al pubblico) è costituito da quattro stanze (la Camera della Fama e delle Arti, la Camera di Apollo e delle Muse, la Camera di Abramo e la Sala del Trionfo della Virtù) decorate su soffitti e pareti con gli affreschi di Vasari e con le opere di artisti suoi collaboratori.
È inoltre visitabile un giardino pensile molto caro all’artista, una parte significativa della sua residenza aretina.
La foto raffigura l’Allegoria della Virtù, della Fortuna e dell’Invidia.
Riguardo a questo affresco, Vasari scrisse: “La Virtù che ha sotto i piedi l’Invidia e, presa la Fortuna per i capegli, bastona l’una e l’altra; e quello che molto allora piacque sì fu che, in girando la sala attorno, et essendo in mezzo la Fortuna, viene talvolta l’Invidia a esser sopra essa Fortuna e Virtù, e d’altra parte la Virtù sopra l’Invidia e Fortuna, sì come si vede che aviene spesse volte veramente”.
BASILICA DI SAN FRANCESCO
L’ultima tappa è una visita a questa piccola ma importante chiesa in pietre e mattoni (XIV secolo), famosa soprattutto perché ospita le “Storie della Vera Croce” di Piero della Francesca, un ciclo di affreschi che illustrano le vicende del pezzo di legno con cui fu costruita la Croce di Gesù.
Da ammirare anche il grande Crocifisso posto sopra l’altare, opera del Maestro di San Francesco, un contemporaneo di Cimabue.
Bene, è tutto, o quasi, perché a dire il vero manca ancora una sosta, in pasticceria: ma dopo questo bel giro e la Mezza maratona, non ce lo vogliamo gustare un buon gattò aretino?
Dulcis in fundo…
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